giovedì 23 ottobre 2014

Risotto alla zucca con julienne di speck croccante

Ottobre è il mio mese preferito.
Gli alberi si colorano di rosso.
I primi freddi (stamane poco fuori Torino c'erano 5 °C ^_^) fanno tornare la voglia di coccolarsi con una buona tazza di tisana fumante, sfogliando una bella rivista di cucina o leggendo un bel libro.
Il profumo di caldarroste, per le vie del centro, risveglia ricordi lontani di quand'ero piccina e la mamma ci preparava le caldarroste a casa, con la padella bucherellata.
E poi è il mio mese!!!
Ben 37 anni fa vidi i natali in quel di Imperia. Era un sabato, il 15, ed io nacqui con parto cesareo alle ore 9:50 del mattino.
Uno scheletrino - così mi racconta mia mamma poiché dacché ne ho memoria io mi sono sempre vista "morbida" - di 3,120 kg per 55 cm di lunghezza (almeno una volta nella vita posso dire di essere stata magra!!!).
Mio nonno paterno, appena mi vide, esclamò con candore ed affetto "sembra uno screpiùn" (n.d.r.: praticamente un geco).
(Tranquille: nonostante questo brusco inizio, mio nonno mi volle molto bene...diciamo solo che tendeva a non darne mostra, ecco).
Crebbi con una particolare avversione per le fotografie. Il flash mi spaventava. Una foto scattata il giorno del mio primo compleanno mi ritrae in braccio al papà (con tanto di basettone e dolcevita bianco come tanto si usava negli anni '70...sembrava uscito da un episodio di Starsky & Hutch), con salopette in velluto a coste blu scuro e dolcevita bianco anch'io (con ogni probabilità al mercato di Diano Castello c'era stata una svendita), lucciconi agli occhi per lo spavento che mi ero presa a causa del flash della macchina fotografica ed una bellissima zucchetta ornamentale in mano.
Sono passati un po' di anni, da allora, costellati di scaramucce con mia sorella finite come d'incanto quando, a detta sua, sono diventata improvvisamente simpatica.
Tante cose sono accadute. Belle e meno belle.
Le zucche ornamentali continuano sempre a piacermi (di + a mia mamma) ma mai quanto mi piacciono  (commestibili, eh!!!) nei risotti.
Mollo qui la storia della mia vita e vi lascio con questa ricettina che cucinai per la prima volta un anno fa circa, quando vennero a cena la mia amica Silvia con suo figlio Simi.

Ingredienti per 4 persone:
  • 320 gr. di riso Carnaroli
  • 350 gr. di zucca "Marina di Chioggia" tagliata a dadini
  • un piccolo porro di Cervere
  • 80 gr. di parmigiano reggiano
  • 750 ml di brodo vegetale
  • due cucchiai di olio evo
  • salvia tritata
  • una macinata di pepe nero
  • 100 gr. di speck tagliato a fettine sottili
  • sale grosso
Strumenti:
  • un tagliere
  • un coltello
  • una padellina
  • una pentola per il brodo
  • un tegame
  • un mestolo

Preparazione
Per prima cosa ho tritato finemente il porro.
Ho preso un tegame ed ho fatto appassire il porro con due cucchiai di olio evo.
Dopo qualche minuto ho aggiunto il riso e l'ho fatto tostare insieme ad una manciata di sale grosso.
Ho poi aggiunto la zucca a dadini (si scioglierà durante la cottura), l'ho fatta rosolare  e poi ho iniziato ad aggiungere il brodo, un mestolo alla volta e sempre aspettando che si assorbisse prima di passare al mestolo successivo.
Mentre il riso cuoceva, ho tagliato a striscioline lo speck. Cinque minuti prima della cottura del riso ho messo a scaldare una padellina sul fuoco e, una volta calda, ho messo a dorare lo speck senza aggiungere condimento.
Raggiunta la cottura, ho spento il fuoco, spolverato con un po' di salvia tritata ed ho mantecato il risotto con il parmigiano grattugiato.
Dopo un paio di minuti ho servito nei piatti ed ho decorato con la julienne di speck croccante.

Che buono il risotto!!!!


venerdì 10 ottobre 2014

Focaccia senza impasto e la magia del venerdì

In queste ultime due settimane non ho cucinato molto: vuoi perché LoveOfMyLife mi è in trasferta in Trentino (gli ho già intimato di non tornare se non con una mela in bocca e tutto avvolto nello speck...vedremo se mi obbedisce), vuoi perché...beh...nel mio ultimo post ci sono andata giù secca con il malumore, il dolore e la tristezza. Tra l'altro...non so come ringraziarvi per essermi state accanto!! La vostra presenza mi ha rincuorato tantissimo e mi ha scaldato un po'.
Sapete, mi sono stufata un po' di questo malumore, di questo muso lungo che scopa a terra e del sopracciglio che spazzola il soffitto (sì, ho le sopracciglia volanti). Mi sento pronta a scrollarmelo di dosso..forse perché è venerdì?!? 
Già perché il venerdì il mondo mi sorride ed io sorrido al cinguettio amabile degli uccellini (lo stesso cinguettio che il lunedì mi fa uscire i fumi dalle narici come un toro a Pamplona...beh forse il paragone non è così azzeccato...diciamo che mi fa imbizzarrire come i cavalli in Frankenstein Junior al solo nominare Frau Blücher).
Solo di venerdì è potuto accadere che anziché incavolarmi con i miei colleghi per non avermi avvisata di smettere di lavorare sugli ambienti di sviluppo che stavano per essere aggiornati (sono stata avvisata dai colleghi dell'azienda concorrente perché i componenti del mio gruppo di lavoro si erano dimenticati di me ^_^!!)...beh...sono scoppiata a ridere perché mi sono sentita un po' come uno di quei viet cong che si nascondono nei boschi con tanto di mitragliatrice alla mano e rami in testa perché sono convinti di essere ancora in guerra perché nessuno li ha avvisati che è finita. Negli anni '80 un sacco di serie televisive, film hanno affrontato il tema... Magnum P.I. (e che gran gnocco era con quel baffo, il cappellino da baseball e quel pantaloncino che solo Axl Rose è stato in grado di farmi dimenticare???), l' A-Team (era Murdock il mio preferito!!) e forse anche qualche film con Bud Spencer e Terence Hill.
Oggi è venerdì...ed è anche il compleanno della dolcissima Erica, la Cuocherellona... un mio sorriso ed un abbraccio tutto per te, stellina! Auguri, tesoro bello!

Ma ora basta divagare...veniamo a questo post qua...come vi dicevo, non ho prodotto molto materiale per il mio blog ed è per questo che rispolvero una ricetta che ho provato la bellezza di 14 mesi fa, che mi ha conquistata e che...beh...non mollerò +. E' la ricetta della focaccia senza impasto della bravissima Alice del blog La Cucina di Esme, ricetta che ho seguito alla lettera.

Ingredienti:
  • 250 gr. di farina 00
  • 250 gr. di farina Manitoba
  • 300 ml. di acquatiepida
  • 15 gr. di lievito di birra fresco
  • 10 gr. di sale
  • due cucchiai di olio evo
Per l'emulsione:
  • 65 gr. di acqua
  • 65 gr. di olio evo
  • 10 gr. di sale

Strumenti:
  • un pentolino (per intiepidire l'acqua)
  • un setaccio
  • una terrina capiente
  • un cucchiaio
  • pellicola per alimenti
  • un panno di cotone
  • una leccarda
  • carta da forno
  • una coppetta 
  • una forchetta
  • una gratella per dolci

Preparazione
Innanzitutto ho fatto intiepidire l'acqua e vi ho sciolto il lievito di birra.
Nella terrina ho setacciato le farine, le ho mescolate con il sale e vi ho praticato un buco nel quale ho messo l'acqua tiepida con il lievito. Ho mescolato con un cucchiaio senza impastare.
Ho unto la superficie dell'impasto con l'olio ed ho coperto con la pellicola.
Ho lasciato riposare per 10 minuti e poi l'ho cappottato sulla leccarda foderata con carta da forno e leggermente unta. Ho unto la parte superiore dell'impasto (quella che prima era a contatto della terrina), ho coperto con altra carta da forno e con un panno di cotone. Ho lasciato riposare altri 10 minuti.
Successivamente ho steso l'impasto delicatamente con le dita partendo dal centro ed ho di nuovo coperto con carta da forno e panno di cotone. Ho lasciato riposare 20 minuti.
Prima dello scadere del tempo ho preso una coppetta e con una forchetta ho preparato l'emulsione sbattendo con vigore acqua, olio e sale.
Ho praticato delle fossette sull'impasto e vi ho versato l'emulsione sopra.
Ho lasciato riposare altri 20 minuti.
Trascorso questo tempo ho acceso il forno impostando la temperatura di 220°C. Una volta caldo ho infornato la focaccia e l'ho fatta cuocere 30 minuti.
E' stata davvero un'impresa ardua lasciarla raffreddare su una gratella per dolci.









Noi ce la siamo spazzolata senza vergogna e con tanta, tantissima soddisfazione!! :-)
A presto!
LaGio' Riccia.